Le Piccole Patrie nell’Italia del Settecento

TORNA ALLA GALLERY

ISTITUZIONI POLITICHE E RELIGIOSE

LA FANTERIA FORESE

La milizia forese, ossia di campagna, doveva raggruppare un terzo dei maschi adulti validi, per questo motivo i reggimenti erano detti “Terzi”, ognuno di questi era composto da un numero variabile di compagnie. La truppa era costituita dai contadini mentre gli ufficiali erano tratti dai notabili delle varie località. A Parma si trovava il comando della milizia retto da un “Collaterale” ossia una specie di ispettore generale dei reparti che doveva questo nome al fatto che stava ad latus del duca per prenderne gli ordini. I “Terzi” erano sei a Parma ( Suburbano di Parma, Colorno, Borgo San Donnino, Busseto, Belforte e Tizzano), quattro a Piacenza (Suburbano di Piacenza, Val di Nure, Val Tidone, Val di Trebbia) e uno a Guastalla. Vi erano poi compagnie a Bardi, Compiano e Borgotaro. La forza era alquanto rilevante ed arrivò a oltre 50.000 uomini. I militi si dovevano riunire periodicamente per fare esercitazioni militari, idealmente tutte le domeniche, ogni mese dovevano essere ispezionati dal colonnello comandante del “Terzo” e ogni anno dal “Collaterale”. In realtà le cose andavano assai diversamente ed esercitazioni ed ispezioni erano assai dilatati nel tempo. Questo portò ad una certa disaffezione verso il servizio e la milizia forese venne sempre meno considerata in grado di fornire una attività utile per lo stato.

__ Zannoni, c.d.s.

Deputazione di Storia Patria
per le Province Parmensi

storiapatriapr@gmail.com

deputazionestoriapatriaparma1860.it